Mi imbarcavo, unitamente al mio nucleo familiare formato da moglie e figlia, presso il Porto di Bari sulla nave crociera “Costa Neoclassica” avente l’itinerario denominato “Grecia nel Cuore”.
• in occasione del predetto imbarco, dopo la partenza constatavo, nell’immediato, il mancato funzionamento del frigo bar che veniva prontamente rappresentato al personale di assistenza, semplicemente perché dovevo conservare un farmaco oftalmico, con temperatura compresa tra i 2° C e gli 8°C, denominato “saflutan 15 microgrammi collirio”.
• Ma vi è di più, il terzo giorno di crociera, alle ore 1.30 circa, lo scrivente e la propria famiglia venivano svegliati all’improvviso dal personale di servizio per la presenza di una copiosa quantità di liquido, non meglio identificato, avente cattivo odore, che si riversava da una colonna presente nel corridoio esterno;
• allorquando lo scrivente scendeva dal proprio letto, riscontava, come da rilievi fotografici messi a disposizione dal mio legale, la presenza di detto liquido che aveva già abbondantemente invaso la cabina ed intriso sia il pavimento di moquette che le valigie, gli indumenti, le attrezzature elettroniche, quali videocamera, personal computer, macchina fotografica e cellulari danneggiandoli irrimediabilmente;
• preme rilevare inoltre che, oltre ai danni materiali subiti in occasione dell’evento dannoso innanzi descritto, l’odierno esponente e la propria famiglia accusavano un forte stato di agitazione e preoccupazione dettato non solo dall’orario in cui si verificata l’evento ma anche dal timore che si potesse configurare una grave calamità come già balzato in passato agli onori della cronaca;
• detta circostanza rendeva necessario lo spostamento delle persone in altra cabina, lasciando, invece, i bagagli ed il restante materiale all’interno della cabina assegnata che, dietro consiglio del personale di assistenza, veniva spostato solo nella giornata successiva
• Le circostanze innanzi richiamate, prontamente rappresentate al personale di bordo, hanno compromesso e rovinato irrimediabilmente l’intera vacanza dello scrivente e del proprio nucleo familiare, il tutto comprovato dalla documentazione che si produce unitamente alla presente e dal biglietto di scuse formali da parte della COSTA neo Classica.
L’abisso di tutto questo? con Sentenza del Giudice di Pace vengo condannato a un pagamento di euro 1.338,00 il quale Giudice si pronunciava definitivamente rigettando la domanda e condanna gli attori cosi come segue:
“la famiglia ha subìto certamente disagi, ma che non appaiono tali da ritenersi superata la soglia minima di tollerabilità, e gli stessi nei giorni successivi continuavano a seguire il programma della vacanza”.
Grazie infinitamente a Costa Crociere”, sicuramente io e la mia famiglia non fruiremo più di voi… non aggiungo altro.