Sono appena rientrato da una crociera sulla MSC Divina. Il viaggio è stato bello, anche se la politica della MSC è piuttosto antipatica. Premetto che, per non avere sorprese sugli extra, mi ero premunito acquistando un pacchetto bevande tutto compreso (Allegrissimo). Ritengo che una famiglia debba fare attenzione ai prezzi, soprattutto delle piccole consumazioni.
Invece, del tutto inaspettatamente, mi ritrovo in cabina una nota che mi informa di un'ulteriore spesa giornaliera pari a € 7.50 per gli adulti e € 3.50 per i ragazzi! Nel mio caso, la bellezza di € 120 in più. Allora all’ufficio contabilità chiedo quali extra abbia sfruttato senza saperlo. Mi spiegano, con una certa sufficienza, che si tratta delle "service charge".
Vengo anche a sapere che sto elargendo una donazione per l'Unicef (€ 1 a testa)!
Molto bello: peccato esserne all’oscuro.
Alle mie proteste mi viene mostrata una voce del contratto in cui, in modo bizantino, si fa riferimento a queste spese aggiuntive.
Ora mi chiedo: per quali motivi le "service charge" devono essere scorporate dal prezzo del biglietto? Perché in alcuni siti di lingua inglese si sostiene che non è una spesa obbligatoria? E se non avessi pagato in contante, mi sarei trovato questa bella voce solo sul conto corrente della carta di credito dopo un mese?
Lamenterò questa mancanza di trasparenza soprattutto all'agenzia, ma penso che anche gli altri viaggiatori debbano essere informati chiaramente che il prezzo del loro biglietto non è omnicomprensivo.