Tornati ieri. Bel viaggio, posti incantevoli, Istanbul ed Efeso imperdibili con due guide molto preparate. Tralascio i commenti sulla gente che scambia la crociera per una vacanza in un villaggio: ci sono regole su una nave da crociera che dovrebbero essere rispettate, ma che il personale di bordo non era in grado di far rispettare. Costa Serena con poche luci e tante, tante ombre. Nave molto kitch ma strutturalmente bella; ottima la camera con balcone. Ottima cucina e discreto buffet, molto pesce. Orari cena completamente sballati: 2° turno alle 21,30, mangi alle 22.00. Cena di Gala con un menu al di sotto delle aspettative. Ottime serate in teatro, con veri professionisti dello spettacolo. Direttrice di crociera inconcludente e inutile sul palco. Ho trovato assolutamente fuori luogo e inopportuna la sua insistenza nell'esortare tutti i presenti in teatro a barrare le caselline dell'"eccellente" nel questionario di valutazione, che, a rigor di logica non doveva essere influenzabilile. La stessa direttrice (come continuamente amava autoincensarsi) raccomandava poi di imbucare entro la mezzanotte del Venerdi tale questionario per partecipare all'estrazione di uno splendido modellino della nave (e chissenefrega no?) quando nello stesso questionario si chiedeva una valutazione sulle escursioni: peccato che il giorno dopo c'era ancora Dubrovnik da vedere e per qualcuno anche Venezia. Animazione scarsa e a volte anche "grassa" nelle battute e nelle gestualità. Abbiamo avuto bisogno del medico: ottimo servizio. Aria condizionata esagerata in tutti i locali, camera compresa dove era solo possibile metterla al minimo ma non spegnerla; molta gente a cena con il golf a causa del freddo in certi punti della sala. Mance obbligatorie (a differenza di MSC dove lo scorso anno erano solo "proposte", non vincolanti e modificabili/annullabili). Tutto sulla nave è carissimo: bisogna fare attenzione. Confermo la disorganizzazione nella regolazione degli orari escursioni/colazione per le uscite il cui ritrovo era al mattino presto: sveglia alle 6.00 per ritrovo alle 7,15, ma alle 6,30 ancora il buffet era chiuso.
L'ultima notte mettono il resoconto finale delle spese nella "cassetta postale" fuori dalla porta della camera: un foglio stampato con nome e cognome e le tue spese, senza nemmeno chiuderlo in una busta, cosicchè chiunque potrebbe curiosare liberamente nel tuo estratto conto in barba a tutte le regole sulla privacy.
Sbarco di arrivo da dimenticare: causa festa del Redentore a Venezia, sbarco a Marghera e trasbordo con traghetti fino al terminal. Camere da lasciare libere alle 8.00, ma ritardi paurosi ed attese interminabile senza nemmeno un buffet aperto. Il malcontento finale riguardante questa generale disorganizzazione era piuttosto diffuso tra i crocieristi che commentavano questo viaggio in attesa di scendere a terra.