Confermo il giudizio sulla crociera di Natale 2014, una crociera pessima.
Al momento dell'imbarco ci è stato comunicato che la tappa di Creta sarebbe stata sostituita con Olimpia, motivando la decisione con "i recenti fatti accaduti", ma sui giornali non abbiamo trovato traccia di fatti recenti che giustificassero la decisione.
La tappa di Malta è stata cancellata all'ultimo minuto motivando la decisione con le avverse condizioni atmosferiche, ma al momento dello sbarco il vento era a 29 nodi ed il mare era un po più agitato del solito.
Sulla nave si erano diffuse voci che le modifiche all'itinerario e l'annullamento della tappa di Malta fossero dovute al non ottimale funzionamento di uno dei due motori, tale voce trovava conferma nel fatto che la scia del motore di sinistra era perfettamente gonfia mentre quella del motore di destra era molto più ridotta.
I croceristi hanno fatto valere il loro malcontento con diverse manifestazioni (occupazione della reception, richiesta di diversi incontri con il comandante, forme articolate di protesta); la cosa che è impostante chiarire è che il malcontento non è nato esclusivamente dalle modifiche dell'itinerario, bensì dal modo in cui la situazione è stata gestita:
In nessuna occasione, infatti, è stata data un'informazione trasparente sulla situazione.
Nei casi in cui alcune persone hanno manifestato timori per la loro sicurezza, chiedendo al comandante di essere rese edotte sulla situazione, si sono sentite rispondere "la nave è sicura !" senza alcun elemento di dettaglio che poteva ridurre i timori che le persone avevano manifestato.
In ogni situazione in cui la direzione della nave ha dovuto prendere una decisione attinente ad un contesto caratterizzato da interessi contrapposti tra quelli della compagnia e quelli dei croceristi, sono sempre stati privilegiati gli interessi della compagnia, incuranti del fatto che quando si è titolari di un potere assoluto (e su una nave il comandante è titolare di potere decisionale incondizionato) occorre avere l'equilibrio di gestire il potere stesso con un approccio "illuminato".
Anche quando, riconoscendo che le modifiche dell'itinerario si venivano a configurare come un danno nei nostri confronti è stato disposto un risarcimento, è stato gestito e comunicato come se fosse "octroie", ovverosia concesso dal comandante quale gesto di magnanimità e non come elemento tangibile per rimarcare il dispiacere della compagnia per i disagi arrecati, confermando, anche attraverso il metodo di gestione di questo evento, l'approccio assolutistico adottato sulla nave.