Ancona - goumenitsa e ritorno. Tralasciando il notevole cambiamento di orario al ritorno su Olypic champion (partenza prevista alle 20:30, spostata alle 23:45 ed effettivamente avvenuta alle 01:00) e la notevole disorganizzazione nelle informazioni fornite al check-in (molo 7 stando al tabellone, molo 5 indicato allo sportello, individuo in motorino che, a voce, invitava a recarsi invece al molo 13), ciò che irrita è l'atteggiamento del personale di bordo. Già all'andata, sulla Hellenic spirit, addetta al bar che, con fare notevolmente seccato, apostrofa i clienti parlando greco a raffica, alzando la voce; al ritorno, al check.-in, nessuno ci informa del nostro diritto ad usufruire della colazione : ci aveva avvisati una gentilissima addetta ad Ancona, altrimenti non ne avremmo saputo niente. Soprattutto, siamo stati invitati a lasciare la cabina due ore prima dell'effettivo sbarco, per attendere in piedi in una bolgia infernale, mentre eravamo ancora lontanissimi da Ancona, sotto lo sguardo impassibile del personale della reception. Famiglie con bambini piccolissimi, anziani, tutti buttati lì. Qualcuno ha protestato, inutilmente. Hanno fatto sloggiare i viaggiatori, a volte in malo modo a quanto mi dicevano, perché il personale voleva preparare con calma per gli ospiti successivi. Comodo guadagnare tempo a spese di chi ha pagato (molto caro, nel nostro caso) per un servizio, e ormai non può più fare niente, se non subire. E soprattutto, non siamo questuanti, siamo clienti, e come tali vogliamo essere trattati: se non con cordialità, almeno con il rispetto che si deve a chiunque. Tenteremo con un'altra compagnia.