Non ho parole per descrivere il terrificante viaggio di sabato 25 agosto. Altre volte ho viaggiato con le navi, ma una situazione del genere, per fortuna, non mi è mai capitata. Aria condizionata inesistente, locali pieni di persone inverosibilmente: un incaricato della reception ci ha detto che la Forza puo' ospitare fino a 1050 persone e noi eravamo 950, quindi tutto in regola. A noi i passeggeri sembravano molti di piu' e comunque nel sito il numero massimo di passeggeri per la Forza è di 500 passeggeri!!!
Il numero di servizi è inadeguato al massimo per i passeggeri: circa 6 servizi "igienici" (grossa parola) per le donne e altrettanti per gli uomini. Mai nessun annuncio tramite megafoni durante la traversata, a parte due o tre che annunciavano l'apertura e chiusura del self-service e dello shopping center.
Noi eravamo in 4, fra cui mia mamma di 72 anni con problemi di salute. Sul ponte della nave non vi è alcuna sedia, panchina, sdraio. L'odore degli escrementi delle povere bestie che viaggiavano con noi era insopportabile, ma almeno loro avevano una gabbia tutta per loro!!! D'altra parte, come ci ha detto un membro dell'equipaggio, acquistare un biglietto "passaggio ponte" (perche' purtroppo non trovando altro questi erano i nostri biglietti, profumatamente pagati) voleva dire letteralmente proprio questo: stare sul ponte della nave: difatti è normale che per un viaggio di 24 ore come il nostro le persone stiano tutte in piedi sul ponte, magari "tenendosi per mano". Il personale scarsissimo non poteva dare ascolto alle nostre esigenze, l'unica cosa che poteva fare era dare una pulita ai bagni ogni tanto e onore al merito alla ragazza del bar che ho visto lavorare ininterrottamente, senza mai perdere la pazienza con il continuo flusso di clienti.
Non parliamo poi delle operazioni di imbarco: mio marito e' stato costretto per non so quanto tempo a fare manovre di ogni tipo. Purtroppo, poi, nell'ultima ora e mezza circa di navigazione, abbiamo avuto grossi problemi con il mare e le scene e i pianti dei bambini, che con angoscia dicevano di voler tornare a casa, mi hanno terrificata. Ad un certo punto si è sentito un rumore di vettovaglie che si rompeva e delle sirene si sono azionate. Panico. Nessuno ci ha detto niente: state tranquilli, le sirene si sono azionate per errore o perche' sono caduti i piatti: silenzio assoluto. Nessuno si preoccupava delle persone che vomitavano a destra e a manca. Al momento dello sbarco, per finire, solo c'erano due persone che indicavano le uscite con poca professionalita'. Prima ci hanno mandato nei garage, dove era impossibile entrare nelle macchine e poi, rischiando di farci del male (sottolineo di nuovo che con me c'era mia mamma, anziana e con problemi di salute) passando attraverso gli angusti spazi fra una macchina e l'altra per risalire e per ridiscendere per aspettare l'auto fuori dal garage.
Non voglio infierire, ma ci sarebbero ancora altre cose da dire. Non è possibile che questa situazione passi inosservata. Occorre farsi sentire. Se non denunciamo queste cose, potremmo trovarci di fronte a problemi seri. Non eravamo un carro bestiame: siamo uomini, donne, bambini, anziani, che hanno strapagato un servizio pessimo e che vogliono delle risposte concrete per i disagi sofferti.
Vorrei sapere in che modo è stata intrapresa questa azione legale. Si tratta di una class action? come fare per avere ulteriori delucidazioni?
Grazie a chi potra' dirmi qualcosa in merito.
Mimma