Prima di tutto i parcheggiatori sono assolutamente sgarbati, vedono una targa straniera e si parlano fra loro sfottendoti, senza pensare che magari tu li capisci e che se non sei proprio sulla tua corsia è perché qualcuno voleva uscire dalla sua macchina e ti sei scansata per non investirlo. Le corsie sono strettissime: guidavo io che sono bassa e robusta, per uscire dall'auto son dovuta passare dalla portiera del copilota perché dalla mia parte c'era un'altra auto troppo vicina. Nessun annuncio sulla sicurezza a bordo (non dico di creare il panico, ma un messaggio del tipo: "fate un giro e guardate dove sono i punti di ritrovo in caso di necessità" non sarebbe male). Gli annunci sono a malapena comprensibili in italiano. Nelle altre lingue sono inaccettabili, non so come possano capirci qualcosa i turisti non italofoni. Pure l'annuncio registrato prima di scendere dalla nave è pronunciato male. I prezzi a bordo sono esagerati. Il ristorante non apre prima delle 12.15-12.30 (traghetto partito alle 11.00), di conseguenza l'unico bar aperto è stato preso d'assalto appena saliti. La pianista del ristorante Achille Onorato non aveva voglia di suonare (e la capisco) e il cibo non è buono (soprattutto per il prezzo). Alcuni membri del personale sono sgarbati, cominciano a fare le pulizie per le scale quando ancora la gente non è scesa dalla nave. Il ritorno a Genova è stato abbastanza catastrofico. Siamo arrivati leggermente in ritardo, quasi assieme ad un altro traghetto. Ci abbiamo messo un'ora solo per uscire dal porto.