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Tratta: Civitavecchia - Porto Torres - Barcellona e ritorno
Vi racconto l'esperienza della famigerata crociera “Barcellona & Catalunya” – 31/03/’17 – 05/04/’17.
Partenza da Civitavecchia il 31 Marzo, destinazione Barcellona, e ritorno il 5 Aprile; compagnia di navigazione: Grimaldi Lines.
Arriviamo puntualissimi al porto di Civitavecchia: la fila è lunghissima e l’attesa è snervante.
Ad un certo punto iniziamo ad avvertire un certo fermento tra chi come noi aspetta l'imbarco; serpeggia la notizia che bisogna andare a fare il check-in in un ufficio apposito dal momento che la Grimaldi non consente di farlo online. Ci accingiamo a fare il check-in e l’impiegata, visibilmente infastidita, chiede come mai ci siamo presentati con così largo anticipo dato che l'imbarco non sarebbe avvenuto prima di 2 ore.
Si fa presente che abbiamo semplicemente rispettato gli orari indicati sulla documentazione rilasciata dall'agenzia mostrandole l'orario di partenza della nave. “Perché dunque costringere i viaggiatori a sostare in fila per due ore indicando nei biglietti un orario fittizio e tutt'altro che preciso?”
Dopo un’attesa interminabile, finalmente ci si imbarca.
La prima impressione non è stata buona: ancora file! Lunghissime ed interminabili file oltre ad un caldo insopportabile e un odore nauseabondo di sudato.
Finalmente entriamo in cabina, ma lo scenario non cambia.
Non fatevi ingannare dagli articoli e dalle belle foto delle brochure… Cabine claustrofobiche e maleodoranti, spazi vitali ridotti al minimo, sporco ovunque, cestini scarsi, bagni sporchi, intasati e puzzolenti, come latrine, sciacquoni privi di acqua di scarico, condotte intasate, arredi inadeguati alla missione della nave (salotti inutili, spazi comuni limitati, posti a sedere insufficienti per evitare l'accampamento di passeggeri e animali nei corridoi, peraltro ai limiti della sicurezza), per non parlare dei rumori molesti: tutto traballa dal soffitto alle pareti, alle scalette che permettono l’ascesa alle cuccette (ndr - non sono letti) agli armadi… Insomma, il degrado e il caos regnano sovrani. Per non parlare poi dei momenti in cui abbiamo sofferto il “mal di mare”. Il personale ci ha letteralmente buttati fuori dalle cabine (andavano risistemate) costringendoci a stenderci per terra, privandoci di qualsiasi aiuto umano nonchè di luoghi attrezzati per il primo soccorso. In questo “lazzaretto”, unica nota positiva, abbiamo avuto la possibilità di fidarci e stringere con le persone un legame ancora più forte. Complimenti! Avete tirato fuori la vera “Umanità”.
Ma se questo non vi ha ancora convinti a disertare la Grimaldi Lines vi deluciderò in merito al “Personale di bordo” e al “Cibo.”
Personale: arrogante, maleducato e privo di etica professionale; la maggior parte indossa divise, ma non rispetta un “Dress code” specialmente il “personale di sala” che ostenta divise lise, che hanno visto tempi migliori.
Cibo scadente, spesso servito già freddo. “È inaccettabile la scarsa qualità non di un solo piatto ma di tutto (è ironico) il menù offerto. In particolare, la pasta è immangiabile, troppo cruda; i sughi preparati male e tutti con lo stesso sapore; è come se tutto fosse cucinato male e in maniera frettolosa; è come se i cuochi pensassero solo a finire il loro lavoro e non a chi il pasto deve consumarlo. Una vergogna, oltre che una mancanza di rispetto verso i passeggeri e la professione di cuoco che, a mio parere, dovrebbe essere svolta con passione”…
Morale dell’ODISSEA.. spero di non dover mai più usufruire dei SERVIZI (si fa per dire) della Grimaldi Lines. Complimenti per l’OTTIMO trattamento!