Bastia-Livorno ore "8:30" del 17.06.2017.
Il traghetto lascia il porto alle ore 9:10, niente di grave dai, alla fine gestire l'imbarco di un traghetto è comunque complicato; camion, auto, camper e moto da incastrare in modo da ottimizzare lo spazio, incasinarsi il primo giorno di lavoro succede a tutti. Come dite? Non è il primo giorno di lavoro di Moby Zazà? Perché lo sembrava davvero: motociclisti lasciati sotto il sole in fila con le macchine, poi alcuni operatori fanno cenno di avanzare alle due ruote, in contrasto con altri marshall che ordinano di restare a cucinarsi in fila con le auto. Decitevi!
Freschi come rose, mettiamo le ruote finalmente nel stiva, dove con piacere vedo un esercito in giacca arancio fluo, che ci indirizza verso una rampa da percorrere in salita, con fondo metallico, alla sbocco della quale trovo una vettura ferma, in attesa di direttive sul dove posteggiarsi. Bene, ma non benissimo, perché sono costretto a fermarmi in salita, poggio entrambi i piedi a terra per mantenere l'equilibrio (moto carica di bagagli e passeggero) e, ahimè, l'unico comando di frenatura che mi resta a disposizione è quello della ruota anteriore, vi lascio immaginare le emozioni provate mentre scivolavamo indietro.
Conclusioni:
-un paio di marshall farebbero bene a gestire questo tipo di criticità sulle rampe, impedendo di bloccare lo sbocco di una rampa o impedendo/temporizzando la salita delle moto sulle stesse rampe in caso di congestione;
-addestrate i dipendenti a caricare i veicoli nei tempi previsti, magari dando loro dei bonus in caso lavoro finito in anticipo e dei malus in caso di lavoro concluso in ritardo.
Il personale, alla domanda: "perché siamo arrivati in ritardo?" risponde: "perché siamo partiti tardi!". Alla richiesta di dare un motivo reale affermano: "eravate in tanti, per questo abbiamo ritardato".
Arrivo a Livorno alle 14:10 invece che alle 12:45.