Tratta Ancona-Patrasso. Dopo 3 minuti dal mio ingresso in nave mi rivolgo al bar per una bevanda e domandare dove si possa stare con passaggio ponte, la risposta è, con estrema arroganza, “vai dietro”. Al che, essendo mezzo greco, pongo lo stesso quesito in lingua ellenica nella speranza di suscitare in lui quantomeno un bagliore d’empatia e farmi rispondere educatamente; il barista scocciato e quasi gridando ribadisce “vai dietro!!”. Tutto questo difronte a dei clienti che come me hanno pagato quanto loro richiesto per attraversare un mare, sebbene a quanto pare con tutele differenti. Si devono davvero spendere 430 euro per soggiornare in una cabina grossa come l’abitacolo di una smart per non essere trattati come un cane sull’HELLENIC SPIRIT? Una cabina a tua disposizione per, se va bene, 12 ore? Per contare come al solito i capelli sul cuscino? Sinceramente mi sento umiliato come essere umano e cascasse il mondo aggiungo ANEK alla lista dei traghetti da non prendere mai più. Secondi solo a Grimaldi.